Wound Hygiene
Wound Hygiene1,2 è un regime in quattro fasi creato per detergere e decontaminare una lesione, oltre che per superare le barriere alla guarigione spesso causate dalla presenza di biofilm.
Proprio come ogni giorno seguiamo un'igiene di base, lavandoci le mani, i denti e facendo la doccia, dobbiamo applicare le stesse regole d'igiene alle lesioni mantenedo una detersione adeguata e rimuovendo il biofilm. Con l’implementazione del Wound Hygiene, è possibile assicurarsi che ogni lesione sia adeguatamente preparata per la guarigione ad ogni cambio di medicazione.
Non tutto deve essere complicato. Lascia che la gestione delle lesioni con biofilm sia semplice.
Dobbiamo riformulare il modo in cui parliamo delle lesioni
Una lesione che non guarisce, persistente e che può persino essere considerata incurabile.
Alla lesione di difficile guarigione:
Una lesione che presenti fattori che impediscano il raggiungimento della guarigione, che non ha risposto a standard di cura basato sull'evidenza. In genere, questa presenta essudato, desquamazione e un aumento delle dimensioni entro il terzo giorno dalla sua comparsa. Queste condizioni consentono al biofilm di svilupparsi e prosperare, il che a sua volta provoca la regressione della lesione e ne impedisce la guarigione
Una ferita che non è riuscita a rispondere a uno standard di cura basato sull'evidenza, in genere uno che presenta essudato, slough e un aumento delle dimensioni entro il terzo giorno dal suo verificarsi. Queste condizioni consentono al biofilm di svilupparsi e prosperare, che a sua volta fa regredire la ferita e impedisce la guarigione.
Un semplice regime a 4 fasi
Il Wound Hygiene comprende 4 semplici passaggi:
- Detersione
- Sbrigliamento
- Riattivazione
- Medicazione
Il Wound Higiene, è un protocollo di cura sviluppato dai medici per i medici ed è diventato uno dei protocolli più utilizzati per la cura delle lesioni
1. Detergere
Definizione:
Rimozione di contaminanti superficiali, detriti, slough, necrosi, microbi e/o resti di medicazioni precedenti dalla superficie della lesione. Detergere la cute perilesionale per rimuovere il tessuto squamoso e calloso, e per decontaminarla.1, 2
Razionale:
Detergere con l'intento di rimuovere tessuti devitalizzati, detriti e biofilm1, 2
2. Sbrigliamento
Definizione:
Rimozione di tessuto necrotico, squamoso, detriti e biofilm a ogni cambio di medicazione mediante ausili meccanici1, 2
Razionale:
Rimuovere tutto il tessuto devitalizzato adeso, i detriti della lesione, i corpi estranei e il biofilm. Continuare finché non si verifica un sanguinamento puntiforme localizzato (laddove il paziente lo consente/tollera e secondo il protocollo in uso), lasciando il letto della lesione in una condizione adatta all’utilizzo efficace degli antimicrobici e/o delle medicazioni antibiofilm. I metodi possono essere manuali/meccanici, con dispositivi taglienti, a ultrasuoni o biologici e possono dipendere dal contesto e dal livello di abilità dell'operatore. 1, 2
3. Riattivazione
Definizione:
Agire sul bordo della lesione per stimolare l'espressione dei fattori di crescita, per incentivare la formazione di nuova cute sana1,2
Razionale:
Riattivare i bordi/margini delle lesioni necrotici, rimuovendo il tessuto crostoso e/o sporgente che potrebbe ospitare il biofilm. Assicurarsi che i bordi/margini della cute siano livellati con il letto della lesione per facilitarne l’avanzamento epiteliale e la contrazione della lesione stessa.Il tessuto devitalizzato, il callo, i detriti ipercheratosi e le cellule senescenti ai bordi della ferita possono ospitare biofilm. La rimozione di questi ultimi è necessaria per facilitare l'epitelizzazione e la contrazione della ferita 1,2
4. Medicazione
Definizione:
Applicazione di una medicazione che contenga agenti anti-biofilm e/o antimicrobici per combattere il biofilm residuo evitandone e/o ritardandone la ricrescita 1,2
Razionale:
Il biofilm può riformarsi rapidamente ed è improbabile che il solo sbrigliamento ripetuto ne impedisca la ricrescita. Quindi, è fondamentale scegliere una medicazione contenente agenti anti-biofilm/antimicrobici che possano agire su qualsiasi residuo di biofilm e prevenirne la contaminazione e la ricolonizzazione. Essa deve inoltre gestire l’essudato in modo efficace, favorendo così la guarigione. L'applicazione di antimicrobici topici e agenti antibiofilm può affrontare il biofilm residuo e prevenirne la riformazione 1,2
Leggi il primo documento di consenso internazionale 2020: Il Wound Hygiene
Incorporare il Wound Hygiene in una strategia proattiva di guarigione delle lesioni
Integrare il Wound Hygiene in una strategia proattiva di guarigione delle lesioni
Integrare il Wound Hygiene in una strategia proattiva di guarigione delle lesioni significa2:
- Incorporare il Wound Hygiene in una strategia olistica che include la valutazione, la getione e il monitoraggio del paziente.
- Implementare le 4 fasi del Wound Hygiene ad ogni cambio di medicazione fino alla guarigione
Risorse per l'igiene delle ferite
Referenze:
1. Murphy C, Atkin L, Swanson T, Tachi M, Tan YK, Vega de Ceniga M, Weir D, Wolcott R. Documento di consenso internazionale. Sfidare le ferite difficili da guarire con una strategia di intervento antibiofilm precoce: l'igiene delle ferite. J Cura delle ferite 2020; 29(Suppl 3b):S1–28
2. Murphy C, Atkin L, Vega de Ceniga M, Weir D, Swanson T. Documento di consenso internazionale. Integrare l'igiene delle ferite in una strategia proattiva di guarigione delle ferite. J Cura delle ferite 2022; 31:S1–S24