Suggerimenti per gestire l’urostomia
L'urostomia consente il deflusso dell'urina dall'organismo, quando, per una malattia o un evento traumatico, si rende necessaria la rimozione di una parte del tratto urinario. Per gestirla, è necessario l'utilizzo di un dispositivo di raccolta. Tutte le sacche per urostomia sono dotate di un rubinetto di scarico per consentire lo svuotamento del contenuto della sacca, più volte al giorno. L'urina è particolarmente aggressiva sulla pelle, pertanto, per la corretta gestione di questo tipo di stomia, proteggere la cute peristomale è fondamentale.
L’integrità della cute peristomale
Insegnare a prendersi cura della stomia, vuol dire soddisfare specifici requisiti, indispensabili per migliorare la qualità di vita della persona stomizzata: sicurezza, comfort, autonomia, integrità cutanea e adesività del sistema di raccolta. La stomia si presenta di colore rosso; la cute peristomale deve apparire esattamente come la cute addominale circostante: la presenza di arrossamenti può essere indice della comparsa di complicanze e, pertanto, bisogna prestarvi particolare attenzione.
È importante preparare il foro centrale della placca di dimensioni quanto più possibile simili a quelle dello stoma, in modo da preservare l'intergrità della cute. A tale proposito, può essere utile usare le placche modellabili, che si preparano senza adoperare le forbici, semplicemente allargando il foro centrale con le dita e riproducendo approssimativamente le dimensioni dello stoma. Quando la placca viene applicata alla cute, è sufficiente accostare l’adesivo modellabile ai contorni della stomia, cui si adatta in modo da ridurre il rischio di infiltrazioni.
Effettuare lo stomacare
In linea generale, le sacche devono essere sostituite ogni giorno e svuotate quando sono piene per un terzo o per metà: questo per evitare che, per via di un peso eccessivo, possano verificarsi distacchi accidentali. Durante le ore notturne è consigliabile adoperare un connettore per collegare il rubinetto di scarico sul fondo del sistema di raccolta ad una sacca da letto: ciò permette il deflusso delle urine verso un ulteriore unità così evitare di alzarsi per svuotare la sacca favorendo il fisiologico riposo notturno.
Quando si sostituisce la sacca, procedere lentamente e in modo progressivo dall’alto verso il basso senza trazionare eccessivamente la cute. In commercio esistono podotti rimuovi adesivo che facilitano questa operazione. Una volta rimossa la sacca, pulire la cute con acqua e sapone, con movimenti circolari dall'interno verso l'esterno, asciugarla tamponando con panno carta e adoperare un film protettivo prima di applicare la sacca di raccolta pulia, dal basso verso l’alto. In caso fossero presenti i cateterini ureterali, porre attenzione ad inserirli nella sacca, in modo da salvaguardare l’integrità della valvola antireflusso della sacca, che garantisce un’equa distribuzione dei liquidi e impedisce la risalita dell’urina verso la cute.
Ulteriori suggerimenti
Può capitare che si verifichino piccoli sanguinamenti quando si effettua il cambio della sacca e la normale igiene: gli attriti dovuti alle varie manovre possono ledere i vasi sanguigni della mucosa che risultano superficiali e delicati. Il sanguinamento di solito si interrompe facilmente così come è iniziato; in caso contrario è opportuno rivolgersi al centro di stomaterapia.
È bene imparare a monitorare colore e quantità dell’urina: ovviamente, la seconda dipende dall’assunzione di liquidi. Bere almeno due litri, ove non controindicato, di liquidi (non alcolici!), prediligendo acqua non gasata, tè, spremute e tisane permetterà il continuo deflusso delle urine, evitando ristagni e favorirà un ambiente sfavorele alla proliferazione batterica.
Dal punto di vista nutrizionale, non esistono particolar restrizioni: basta seguire una dieta sana, varia ed equilibrata. Alcuni alimenti e farmaci, però, possono modificare il colore e l'odore delle urine. Aglio e cipolla risultano i principali imputati nel rendere sgradevole l'odore degli effluenti, mentre prezzemolo, yogurt e spremute di agrumi sembrerebbero riuscire ad attenuare tale sgradevole manifestazione. Alcuni cibi inoltre, contribuiscono all'acidificazione delle urine, tra cui ricordiamo: pesce, uova, latticini, insaccati, mentre tra le verdure: cavolfiore, cipolle, peperoni, asparagi e broccoli.
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