Accettare il proprio corpo, oltre la stomia
Al giorno d’oggi l’aspetto fisico viene messo al primo posto tra le nostre priorità, uomini e donne si preoccupano di avere un corpo perfetto, molto spesso per soddisfare le aspettative degli altri, ci vengono propinati modelli di perfezione difficilmente raggiungibili e va da sé che aumenta l’insoddisfazione rispetto al proprio corpo e il senso di inadeguatezza nella società.
La nostra mente percepisce l’immagine del nostro corpo come simmetrica e ogni evento che rompe tale simmetria può divenire traumatico per la persona. In realtà il nostro corpo si modifica continuamente, invecchia, ingrassa, dimagrisce, si allunga e tale processo risulta perfettamente normale. Quando il cambiamento è determinato da eventi improvvisi, la persona non ha la possibilità di adeguarsi repentinamente e la rottura improvvisa della gradualità può generare numerose forme di sofferenza psicologica.
Il confezionamento di una stomia modifica l’immagine corporea e di conseguenza anche l’equilibrio psicologico attraverso la perdita del controllo sfinterico, la riduzione dell’autostima, le difficoltà relazionali e la compromissione della sfera sessuale. Le persone stomizzate vivono il periodo successivo all’intervento con un turbinio di emozioni contrastanti e sconfortanti, quasi tutte hanno come filo conduttore la paura.
La paura di non saper gestire la stomia, di confrontarsi con gli altri, di affrontare la malattia, di sentirsi diverso. La paura è considerata delle emozioni primarie, ovvero una emozione innata ed universale, definita come uno stato di apprensione in prossimità di un vero o presunto pericolo. È perfettamente normale provare tutte queste emozioni, ma è necessario imparare ad esternarle: tenersi tutto dentro è controproducente perché si rischia di rimanere bloccati in un’empasse che porta all’isolamento o semplicemente ad una riproposizione del problema.
Superare la paura
Abituarsi a convivere con la stomia e imparare a gestirla non è facile per nessuno ma è indispensabile per poterla accettare come una nuova parte di sé stessi. In questo cammino è fondamentale sapere di non essere soli; puoi contare sul supporto di:
- Figure professionali qualificate, che possono facilitare questo percorso grazie alla loro esperienza e ai loro consigli.
- Associazioni di pazienti. Per conoscere l’Associazione più vicina a casa tua, contattaci.
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