Proteggere la cute peristomale: come effettuare lo stomacare
A cura di Davide Brambilla, ambulatorio di riabilitazione della persona stomizzata dell’IRCCS Ospedale San Raffaele GSD
Con il termine stomacare si intendono le procedure per effettuare l’igiene della stomia, della cute peristomale e la sostituzione del sistema di raccolta. I processi di stomacare sono fondamentali per garantire l’integrità cutanea e per prevenire le eventuali complicanze peristomali. Inoltre, per ottenere uno stomacare appropriato, è necessaria la presenza di una figura professionale come lo stomaterapista, in grado di educare, supportare e trasferire le proprie conoscenze al paziente e ai familiari (caregiver), affinché attuino comportamenti idonei per una corretta gestione e cura della stomia.
Lo stomacare richiede un approccio specifico a seconda che si tratti di colostomia, ileostomia o urostomia, poiché ognuna di esse differisce non solo per la posizione, ma anche per le caratteristiche qualitative e quantitative degli effluenti. In tutti e tre i casi gli obiettivi fondamentali sono: mantenere l’integrità cutanea peristomale; ottenere una buona adesività del dispositivo; promuovere il benessere e l’autonomia del paziente.
Mantenere integra la cute peristomale è uno degli aspetti più importanti da gestire, in quanto, le lesioni cutanee più o meno importanti, possono comparire per svariati motivi, ad iniziare da un non corretto posizionamento o confezionamento della stomia in sala operatoria, un non corretto stomacare nell’immediato post-operatorio sino ad arrivare ad una mancata educazione terapeutica già dal momento della degenza ospedaliera e continuando con la comparsa nel tempo di complicanze cutanee stomali.
Questi aspetti influiscono non solo sulla sfera fisica, ma si ripercuotono in maniera determinante sulla sfera psicologica e sociale del soggetto, con conseguente peggioramento della qualità di vita. A tale scopo dobbiamo avvalerci dell’utilizzo di materiali idonei quali:
- presidio stomale in uso
- panno carta morbido
- sapone a ph neutro non oleoso
- acqua tiepida
- forbici con punte arrotondate se il presidio non sia modellabile o pretagliato
- misuratore per stomia
- sacchetto rifiuti per la raccolta differenziata
- guanti monouso
Esistono accessori di supporto che ci permettono di mantenere l’integrità cutanea, avendo ognuno una specifica funzione, quali:
- il rimuovi adesivo sottoforma di spray o salvietta, permette di rimuovere il dispositivo in maniera atraumatica evitando delle lesioni cutanee “da strappo”;
- la pasta protettiva che permette di livellare le zone cutanee più o meno introflesse sigillando il bordo della barriera cutanea;
- il film protettivo anch’esso in formato spray o salvietta, crea una barriera protettiva sulla cute;
- la polvere protettiva che permette di assorbire l’umidità cutanea in eccesso;
- gli anelli idrocolloidali che vanno a sigillare e a proteggere la cute peristomale riducendo le infiltrazioni;
- la cintura addominale che permette di mantenere in sede il presidio sulla cute.
Per effettuare una igiene corretta della stomia e della cute peristomale, seguiamo una procedura che permetta di evitare di causare lesioni cutanee.
- L’ambiente ideale è la toilette, dove potremo aiutarci con uno specchio affinché si possa eseguire il corretto procedimento e valutare le eventuali anomalie cutanee;
- prepariamo un piano sul quale predisporre il materiale necessario;
- eseguiamo il lavaggio delle mani ed indossiamo i guanti monouso;
- rimuoviamo delicatamente il presidio di raccolta dall’alto verso il basso, tenendo ed umidificando la cute peristomale con il panno carta bagnato con acqua tiepida;
- rimuoviamo con il panno carta i residui biologici e gli eventuali adesivi presenti sulla stomia;
- detergiamo tamponando la cute peristomale e la stomia con il panno carta bagnato con acqua tiepida e insaponato;
- sciacquiamo sempre tamponando la zona con acqua tiepida;
- asciughiamo la cute tamponando la zona con il panno carta.
Prima di applicare il dispositivo:
- valutiamo la presenza di eventuali lesioni cutanee e/o mucose che devono essere riconosciute e gestite correttamente dal paziente o dal caregiver affinché si giunga rapidamente alla loro risoluzione. Ovviamente la segnalazione e l’eventuale consulenza dello stomaterapista potrà essere di supporto;
- valutiamo la presenza di peli che sarà buona norma rimuovere delicatamente con un rasoio - monouso;
- controlliamo la dimensione della stomia per poter applicare correttamente il dispositivo, ritagliando il presidio come da definizione del foro, ora esiste anche la possibilità di utilizzare placche modellabili che consentono d’identificare in maniera più precisa il diametro dello stoma senza l’utilizzo delle forbici;
- se il presidio stomale utilizzato è un sistema monopezzo, dovremo rimuovere la pellicola che riveste l’adesivo;
- pieghiamo il presidio stomale alla base del margine inferiore del foro (a metà) e lo faremo combaciare con il bordo della giunzione muco-cutanea nella parte sottostante lo stoma;
- facciamo aderire alla cute il presidio stomale dal basso verso l’alto;
- se il presidio stomale utilizzato, invece è un sistema a due pezzi, dovremo rimuovere la pellicola che riveste l’adesivo. In presenza di placca con anello protettivo, lasceremo in sede la carta che ricopre l’adesivo microporoso (se presente);
- accostiamo il margine inferiore del foro della placca e la faremo combaciare con il margine sottostante la stomia;
- facciamo aderire alla cute la placca dal basso verso l’alto, rimuovendo la carta che ricopre l’adesivo microporoso (se presente);
- agganciamo la sacca di raccolta alla flangia della placca.
- In entrambi i casi dovremo accertarci della perfetta adesività del dispositivo sulla cute.
Infine, getteremoo i rifiuti nel sacchetto apposito e laveremo le mani dopo aver rimosso i guanti.
Per mantenere l’integrità cutanea, è inoltre fondamentale la sostituzione del presidio stomale, che deve attenersi a tempistiche precise. Ciò deriva dal fatto che il presidio ha una propria autonomia adesiva e protettiva sulla cute. Esiste una vasta gamma di dispositivi stomali, ma i requisiti essenziali che deve avere un dispositivo di raccolta si racchiudono nei seguenti aspetti:
- perfetta adesività alla cute
- capacità di garantire la massima protezione cutanea peristomale
- impermeabilità totale ai liquidi e agli odori
- discrezione del materiale di cui è composto
- forma e dimensioni idonee a consentire la mimetizzazione sotto gli abiti
- praticità e maneggevolezza alla sostituzione
- garantire la sicurezza al paziente.
La scelta del dispositivo stomale è fondamentale non solo per il tipo di stomia, ma soprattutto per il benessere e la sicurezza che deve dare al paziente ed è opportuno che sia fatta insieme, con il consiglio e l’esperienza dello stomaterapista.
Contatta lo stomaterapista Davide Brambilla
Ambulatorio di riabilitazione della persona stomizzata
IRCCS Ospedale San Raffaele GSD
Via Olgettina 60 - Milano
L’attività ambulatoriale fornisce un servizio di supporto dalla fase preoperatoria a quella post-operatoria, allo stomacare, all’irrigazione ed alla gestione delle complicanze stomali.
Siamo presenti il martedì, il mercoledì ed il venerdì dalle ore 15.00 alle ore 19.00
Ubicato presso il Settore C - Piano 0 - Ambulatorio N° 13
Telefono: 02.2643.3552
E-mail: ambulatorio.stomizzati@hsr.it
Il team è composto da:
Davide Brambilla - Specialista in Stomaterapia
Franceso Carlo Denti - Specialista in Stomaterapia
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