Io non sono la mia stomia - La storia di Roberto
Mi chiamo Roberto ho lavorato per 30 anni nel ramo dell’edilizia, sempre in prima linea. Il 2 agosto del 2022 mi hanno diagnosticato un tumore. Mi è caduto il mondo addosso: i rapporti in famiglia si sono fatti tesi e non avevo idea di cosa aspettarmi. Ho dovuto affrontare un intervento di ileostomia, che doveva essere temporanea. Purtroppo, però, non è andato a buon fine: ho avuto un’occlusione intestinale, poi mi sono rivolto al CRO di Aviano e allo IOV di Padova. È stata la Dottoressa Lonardi che mi ha spiegato come muovermi. Ho affrontato un intervento per il confezionamento di una colostomia, questa volta, definitiva.
Come l’ha aiutata il Servizio me™+ di Convatec nella strada verso la riabilitazione?
Il servizio me+ mi ha aiutato moltissimo. Le consulenti sono precise e puntuali. Ho trovato in loro un vero punto di riferimento: sempre cortesi e presenti. In Convatec ho trovato affidabilità e fiducia: siete preziosi, soprattutto dal punto di vista umano.
Cosa le piace di più del sistema monopezzo convesso?
Mi sto trovando molto bene. Ha una buona tenuta, lo sento adeso al corpo e lo trovo comodo e confortevole. La forma ad 8 della sacca segue la mia conformazione addominale e i miei movimenti.
C’è qualcosa che vuole dire alle persone stomizzate?
Di non abbattersi e di non lasciarsi prendere dalla foga. Talvolta la fretta è dannosa. È meglio fermarsi a ragionare e valutare le cose con calma. E, soprattutto, affidarsi alle persone giuste.
C’è qualcuno che desidera ringraziare?
Sicuramente la mia famiglia e i medici. Mia moglie in particolare: prima della malattia mi piaceva molto viaggiare e andare in montagna. Adesso, quando mi sento in salute, vado con lei a fare una bella scampagnata.
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