La protezione della cute peristomale
Di Armando Mottola, stomaterapista della Fondazione Policlinico Agostino Gemelli
Il confezionamento di una stomia è spesso la conseguenza necessaria del trattamento di diverse condizioni patologiche. Tale procedura incide sulla qualità della vita delle persone che possono andare incontro a continue sfide fisiche e psicosociali nell’adattarsi all’utilizzo di un dispositivo per stomia. Questo non vuol dire che le persone stomizzate debbano smettere di fare le attività della propria vita quotidiana, ma solo essere più attente nello svolgerle in sicurezza.
Vivere con la stomia porta a scegliere un sistema di raccolta che garantisca discrezione e una buona adesione alla cute per permettere di sentirsi a proprio agio in tutte situazioni che ci si trova ad affrontare. Nell’attività di educazione al paziente stomizzato ed al suo caregiver (chi si prende cura di lui) si deve dare la massima importanza a garantire il corretto mantenimento dell’integrità cutanea, perché questo ci consente di non avere problemi ed un ritorno sereno alla propria vita quotidiana.
Spesso le persone stomizzate si trovano ad affrontare il rischio di sviluppare delle complicanze legate all’alterazione dell’integrità cutanea peristomale. I dispositivi per stomia hanno il compito di proteggere la cute peristomale dal contatto con gli effluenti, ma utilizzare dei sistemi di raccolta inadatti causa l’alterazione della cute, determinando distacchi improvvisi e continui del dispositivo e peggiorando la condizione della cute.
Le concause che a volte contribuiscono a portare ad alterazioni della cute, le possiamo ritrovare nell’ernia peristomale, nella retrazione dello stoma o ad un cambiamento della conformazione dell’addome in virtù di aumento o perdita di peso. Le alterazioni cutanee iniziano con un arrossamento cutaneo diffuso, ma se non vengono trattate possono degenerare in lesioni erosive. Perché la persona stomizzata non abbia alterazioni della propria integrità cutanea, dovrebbe essere vista in maniera olistica tutta la situazione che porta al confezionamento dello stoma. Dal preoperatorio, dove il paziente dovrebbe essere informato sulle modalità di comportamento da adottare e nel disegno preoperatorio, fondamentale per non collocare la stomia in punti dell’addome in cui sia di difficile gestione; fino al postoperatorio, dove viene fatta tutta l’educazione completa sull’approccio ad avere la stomia e far conoscere i vari sistemi di raccolta per una corretta gestione dello stoma.
La persona stomizzata deve conoscere le caratteristiche dei vari dispositivi: placche piane per stomia estroflesse (cioè che sporgono rispetto al piano cutaneo), placche convesse con diversa gradualità per stomie retratte rispetto al piano cutaneo, entrambe con sacche di raccolta a fondo chiuso per effluenti formati o sacche a fondo aperte per effluenti liquidi o sacche con rubinetto per urostomia. Infine, abbiamo sistemi monopezzo caratterizzati da unico presidio, con placca e sacca integrate, che garantisce maggiore adattabilità al profilo corporeo e cambio più frequente.
Per garantire una corretta igiene peristomale bisogna seguire delle regole fondamentali:
- Avere sempre a portata di mano tutto il materiale necessario per l’igiene e la gestione dello stoma
- Lavarsi le mani in modalità corretta ed assumere una posizione comoda (se cambio autonomo in piedi davanti allo specchio del bagno, sdraiati se il cambio è effettuato dal caregiver)
- Indossare i guanti di protezione
- Rimuovere delicatamente il presidio di raccolta dalla cute per evitare delle problematiche e traumi cutanei
- Per la rimozione degli effluenti utilizzare panno carta, acqua a temperatura tiepida e sapone a pH autoequilibrante
- Asciugare accuratamente la cute peristomale tamponando con panno carta
- Applicare in nuovo presidio di raccolta idoneo, in base al tipo, alla forma e alle dimensioni della stomia. Tra la placca e la stomia non devono formarsi spazi vuoti, causa primaria di infiltrazioni che compromettono l’integrità della cute e, di conseguenza, la tenuta del sistema di raccolta
Tutto quello che abbiamo visto finora sono le attività che vengono insegnate dell’educazione nello svolgimento dell’igiene peristomale, per garantire un’adeguata integrità della cute. A volte queste regole non sono sufficienti a garantire che la cute peristomale non subisca alterazioni e pertanto bisogna ricorrere all’utilizzo di accessori che aiutano ad una maggiore protezione cutanea.
Gli accessori che possiamo utilizzare sono:
- Pasta: è un accessorio con una duplice funzione: sigillare lo stoma da eventuali infiltrazioni e livellare la cute peristomale da pieghe o cicatrici. La pasta è a base alcolica; per evitare che si senta un bruciore cutaneo, si consiglia di attendere una ventina di secondi prima di applicarla. Nella mia attività quotidiana la pasta non viene applicata sulla cute peristomale, ma sulla zona adesiva del foro centrale della placca e con l’ausilio di una siringa per calibrarne il quantitativo e collocarla nei punti più nevralgici di tenuta del presidio. Applicando la pasta sulla placca posso attendere il tempo necessario all’evaporazione dell’alcool.
- Polvere: viene applicata sull’arrossamento della cute peristomale o su piccole escoriazioni. Ne va applicato un minimo quantitativo in modo da assorbire l’essudato dell’infiammazione e rigenerare l’integrità cutanea. Non eccedere nel quantitativo perché riduce l’adesività del presidio e favorisce le infiltrazioni di effluenti
- Anello modellabile: è un accessorio che non contiene alcool, potrebbe sopperire in alcune situazioni all’utilizzo della pasta, soprattutto in alcune stomie sporgenti, laddove le placche non riescono a garantire una corretta apparecchiatura dello stoma, perché posizionata in pliche cutanee.
- Film protettivo: esiste in formato di salviette e spray. Viene utilizzato dopo aver effettuato l’igiene peristomale, per proteggere la cute dagli effluenti e garantisce una migliore adesività del presidio.
- Rimuovi adesivo: disponibile in formato di salviette e spray. Viene utilizzato per rimuovere in maniera atraumatica il dispositivo dalla cute peristomale, per evitare traumi della cute. La versione spray è più indicata per la rimozione del presidio; quella in salviette per la rimozione di residui di adesivo sulla cute.
- Bustine gelificanti antiodore: vanno inserite all’interno della sacca di raccolta in caso di effluenti liquidi: a contatto con le feci liquide le rendono gelatinose e riducono quel fastidioso sciabordio. Essendo al carbone attivo concorrono anche al controllo degli odori.
- Cerotti idrocolloidali: vengono utilizzati per aumentare la superficie adesiva del presidio sulla cute, aumentandone la tenuta e per garantirne una maggiore adesione sotto la doccia o durante il bagno.
- Cintura addominale: ha la funzione di aumentare l’adesione del presidio sulla cute e per favorire con l’utilizzo di placche convesse la fuoriuscita dello stoma sul piano cutaneo, in caso di retrazione importante.
Contatta lo stomaterapista Armando Mottola Fondazione Policlinico Agostino Gemelli Largo Agostino Gemelli 8 Roma c/o Poliambulatori 4° piano ala D
Telefono:0630153732 Orari e giorni di apertura: lunedì 11:00 – 13:00 e venerdì dalle 10:00 alle 13:00 su prenotazione telefonica
L’impegnativa del medico curante per accedere al servizio deve riportare la seguente dicitura: Valutazione Protesica
Blog