Come utilizzare gli accessori per stomia
Il Dottor Giuseppe Nicolò del Presidio Ospedaliero Riuniti di Reggio Calabria illustra come prendersi cura della stomia con l’uso degli accessori
La stomia è il risultato di un intervento chirurgico che consiste nella creazione di un’apertura sulla parete addominale che mette in comunicazione un viscere (apparato intestinale o urinario) con l’esterno; il tipo di stomia dipende dall’organo che è stato coinvolto. Le stomie intestinali (enterostomie) si dividono in ileostomie o colostomie, le stomie urinarie (urostomie) si dividono in pielostomie, ureterostomie, cistostomie.
Sono molteplici i modi in cui la patologia incide sulla vita delle persone: dalla malattia che danneggia ed indebolisce l’organismo agli effetti collaterali delle terapie medico-farmacologiche per poi terminare all’esecuzione di differenti trattamenti chirurgici. I cambiamenti del corpo in seguito a malattia, come il confezionamento di uno stoma, possono far sperimentare sentimenti di frustrazione che spesso vanno oltre agli effetti fisici provocati dalla patologia o dall’intervento chirurgico stesso.
L’immediato post-operatorio è un altro momento molto delicato dal punto di vista psicologico in quanto il paziente prende visivamente consapevolezza della presenza della stomia, per cui è soggetto ad una maggiore fragilità dovuta alla modifica importante apportata al suo schema corporeo. Un piano educativo, chiaro ed adeguato nel post-operatorio, è di fondamentale importanza ed ha lo scopo di preparare e supportare il paziente per accompagnarlo verso una sana autogestione dello stoma, in modo da ridurre i potenziali eventi avversi, tenendo presente che sia l'équipe ospedaliera che quella domiciliare rappresentano un saldo punto di riferimento.
Si arriva alla “dimissione”, decisa dal chirurgo condivisa con lo stomaterapista, che consente al paziente un ritorno a casa in sicurezza e con un buon grado di autonomia. Per poter facilitare la ripresa della propria quotidianità devono essergli garantiti i dispositivi medici necessari che gli consentano una gestione corretta della stomia fino al ritiro della fornitura che avverrà a carico del SSN. In questa fase è importante avviare una programmazione ambulatoriale caratterizzata da differenti visite di follow-up al fine di garantire un’importante prevenzione delle complicanze. Se ritenuto necessario si effettua un follow-up telefonico nei primi giorni successivi alla dimissione per sincerarsi di come proceda la gestione a domicilio.
La modifica improvvisa del proprio schema corporeo, la paura costante di ciò che non si conosce, scaturisce una serie di domande da parte dei pazienti. Quelle più frequenti si focalizzano su particolari abitudini che riguardano alcuni periodi dell’anno quali, ad esempio, come affrontare l’estate con la stomia, quando si è più portati a dedicarsi ad attività all’aria aperta, o si desidera andare al mare e in piscina. Con pochi e semplici accorgimenti anche in estate i sistemi di raccolta possono offrirvi la massima serenità.
Il paziente dimesso deve essere in grado, per quanto possibile, di conoscere i dispositivi per la cura dello stoma, adattare i presidi in base alle proprie esigenze limitando al massimo il probabile disagio dovuto ad odori e infiltrazioni e conseguenti alterazioni della cute peristomale. Nella normalità la cute peristomale dovrebbe essere sempre intatta, senza segni evidenti di arrossamento (eritema) perdita di sostanza (erosione, ulcerazione) oppure sensazioni di prurito, bruciore o dolore.
La pelle è composta da tre strati principali: l'epidermide, il derma e il tessuto sottocutaneo, la cui funzione generale è quella di assorbire, espellere, proteggere, secernere, termoregolare, produrre pigmenti, percepire i sensi e fornire un ambiente sicuro attraverso le risposte immunologiche. Lo strato più alto, l'epidermide, è costituito da cellule epiteliali squamose stratificate al 90% note come cheratinociti, la cui funzione è di sintetizzare la cheratina, una proteina con una forte funzione protettiva.
Le complicanze della cute peristomale (PSC) sono prevalenti nelle persone che vivono con una stomia ed hanno un impatto negativo sulla qualità della loro vita; oltre l'80% delle persone stomizzate manifesta una alterazione cutanea entro 2 anni dall'intervento di confezionamento di stomia. I problemi della cute peristomale sono particolarmente diffusi e un numero crescente di prove indica che sono associati a disabilità clinicamente rilevanti della funzione fisica, molteplici componenti della qualità della vita correlata alla salute e costi più elevati.
L'insorgenza delle lesioni peristomali è dovuta quasi sempre all'inadeguata gestione della cute peristomale; quindi, un’accurata igiene della cute peristomale favorisce il benessere dello stoma e della cute, prevenendo le complicanze cutanee date dal contatto prolungato delle feci sulla cute.
Prima di passare alla sostituzione del sistema di raccolta, è consigliabile procurarsi e tenere a portata di mano tutto il materiale per eseguire la manovra (acqua tiepida, sapone isocutaneo con pH 5.5, panno carta, un sacchetto ove buttare i rifiuti tra cui il dispositivo precedente che andrà smaltito nei rifiuti indifferenziati, delle forbici preferibilmente con le lame ricurve, un misuratore per verificare la dimensioni dello stoma da apportare sulla placca, rimuovi adesivo spray, pasta idrocolloidale, polvere e film protettivo; il nuovo dispositivo di raccolta).
L'attenzione non deve essere rivolta solo alla scelta, ma anche all’igiene: i detergenti di norma non vanno utilizzati puri, ma diluiti in acqua al momento dell'uso. Inoltre, è sempre meglio evitare l'uso di spugne che sono ruvide e possono intrappolare germi indesiderati, e della carta, che può causare irritazioni da sfregamento. Potrebbe, inoltre, lasciare dei residui che possono rimanere attaccati alla cute all'applicazione delle placche adesive. Si consiglia, dunque, l'uso dei panni professionali in TNT (tessuto-non-tessuto) che sono monouso, morbidi, e non lasciano residui.
La riduzione delle infiltrazioni e delle lesioni peristomali è garantita dalla scelta del giusto sistema di raccolta. I presidi possono essere fondamentalmente di due tipologie: monopezzo piano/convesso (sacca dotata di una base adesiva propria) due pezzi piani/convessi (placca e sacca separate).
La scelta viene effettuata dal paziente su indicazioni dello stomaterapista in seguito ad un percorso di attenta valutazione che comprenda sia le caratteristiche dello stoma (tipo di stomia, posizione forma e diametro della stomia, tipologia di addome e presenza di grinze o pliche cutanee, tempo trascorso dall' intervento, presenza di eventuali complicanze legate alla cute peristomale o a retrarzione/ernia parastomale) che lo stile di vita e le abitudini quotidiane del paziente.
L'applicazione dei dispositivi deve essere fatta solo dopo il lavaggio, asciugatura ed idratazione della cute peristomale. Tali dispositivi hanno una composizione a base di idrocolloide che ha la funzione di preservare la cute dal contatto con gli effluenti, mantenendola integra.
II ritaglio del foro deve essere fatto con delle forbicine dedicate a punta tonda, solo in seguito alla misurazione corretta dello stoma, evitando di farlo troppo largo e ridurre il rischio di infiltrazioni per assicurare la massima protezione della cute. Nel primo periodo successivo all’intervento si consiglia di non tagliare più placche con la stessa misura, in quanto la forma e il diametro dello stoma sono soggetti a variazioni.
L'applicazione della placca/sacca deve essere fatta con delicatezza senza esercitare una compressione eccessiva sull'addome partendo dal basso, il più vicino possibile allo stoma. In caso di presenza di alterazioni della cute peristomale è importante rivolgersi ad un infermiere esperto tempestivamente, in quanto spesso non è possibile trattare questo tipo di alterazioni con le medicazioni abitualmente adoperate per altre parti del corpo.
La corretta gestione del presidio di raccolta abbatte in maniera radicale i fattori di rischio di insorgenza di complicanze legate alla cute peristomale. Infine, non possiamo non parlare degli accessori che il mercato ci mette a disposizione per la protezione della cute peristomale: pasta/anelli, polvere idrocolloidale, cintura addominale, rimuovi adesivo e film protettivo. Il primo ad essere usato è il rimuovi adesivo. Lo si ritrova in commercio sotto forma di spray o salviette e consente una rimozione atraumatica del dispositivo dalla cute e riduce notevolmente il rischio di lesioni causate da “strappo”.
Secondo accessorio molto utilizzato è il film protettivo, che viene commercializzato sotto forma di spray o salviette imbevute ed è costituito da una base di silicone che crea una patina protettiva sulla cute; in alcuni casi presenta anche un’azione lenitiva in caso di rossore. È consigliato in caso di cute molto sensibile che potrebbe risentire del minimo squilibrio. Deve essere usato dopo l’igiene e non in sostituzione: questo può provocare un aumento delle possibilità di alterazione della cute.
La pasta e gli anelli hanno funzione livellante/sigillante. La pasta viene utilizzata per livellare degli avvallamenti cutanei e permette alle feci di non entrare a contatto con la cute. A volte si riscontra un errato utilizzo della pasta che, partendo dall’idea che sia un collante, viene applicata sulla placca nella zona distale; questo non comporta nessun tipo di beneficio nella protezione cutanea.
Gli anelli, invece, vengono utilizzati sulla totalità della giunzione mucocutanea ed hanno un duplice effetto: effetto barriera, riducendo le infiltrazioni, e aumento dello spessore e la convessità per favorire l’estroflessione dello stoma. Un altro accessorio disponibile per i pazienti stomizzati sono le bustine gelificanti ed assorbenti anti-odore, utilizzati direttamente nella sacca di raccolta ed hanno un duplice effetto: consentono sia di gelificare gli effluenti che di ridurre gli odori.
La polvere idrocolloidale, invece, viene utilizzata in caso di cute irritata e/o essudante e ha la funzione di gestire l’essudato ed aiutare la cute nel processo di guarigione in caso di lievi alterazioni.
La cintura addominale offre una maggiore sicurezza e tenuta del dispositivo. Viene utilizzata spesso in pazienti portatori di ileostomia e/o urostomia, in quanto gli effluenti non solidi si infiltrano con più facilità ed il loro peso tende a trazionare il dispositivo verso il basso, aumentando il rischio che possa staccarsi.
Gli accessori che sopra vi ho elencato non fanno altro che rendere più piacevole la vostra quotidianità, la stomia non è il problema, ma una sfida che si può vincere.
AP-72562-ITA-ITA
Riferimenti Bibliografici:
Salvadalena, , Incidence of complications of the stoma and peristomal skin among individuals with colostomy, ileostomy, and urostomy: a systematic review. J Wound Ostomy Continence Nurs. 2008 Nov-Dec;35(6):596-607 Theresa Porrett, Svatava Nováková, Katrin Schmitz, Emilia Klimekova, Helle Aaes. Leakage and ostomy appliances: results from a large-scale, open-label study in clinical practice. Gastrointestinal NursingVol. 9, No. Sup2
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